L’Aglianico è tra i vini rossi italiani uno di quelli più diffusi. Sulle sue origini ci sono tre teorie. La prima lo vuole arrivato in Italia dalla grecia con il nome di Hellenico poi rinominato durante la dominazione aragonese. È infatti per dalla pronuncia spagnola Eglienico che, secondo i sostenitori di questo pensiero, dovrebbe derivare il nome Aglianico. La seconda teoria invece lo vuole originario del sud Italia così come il nome che deriverebbe dall’Ellea, l’antica polis campana. L’ultima tesi riconosce sempre le origini italiane del vino ma, secondo questa, il nome deriva dalla gens Allia, una famiglia romana proprietaria di diversi vigneti in tutta Italia. Clicca qui per maggiori informazioni.

Questo particolare tipo di rosso viene prodotto principalmente in Campania e in Basilicata dove il terreno vulcanico e il clima ventilato favoriscono la crescita dell’uva. Le storie in cui si estendono i maggiori vitigni di cui molti biologici sono l’Irpinia e il Sannio in Campania e le pendici del Monte Vulture in Basilicata.
Caratteristiche dell’Aglianico
L’Aglianico è un vino rosso originariamente purpureo ma che diventa rosso rubino con il passare degli anni fino a diventare granata. Il profumo è intenso e raffinato caratterizzato da note fruttate e speziate che si percepiscono anche in bocca, dove il vino risulta pieno, asciutto e corposo. Non è un vino immediato, infatti deve invecchiare almeno tre anni per esprimere la sua qualità, mentre è dopo i dieci che dà il suo meglio. Si lascia portare facilmente a tavola e si abbina benissimo con la carne bianca e soprattutto rossa, indipendentemente dal tipo di cottura, anche se si accompagna meglio a quelle grasse e untuose, come il brasato. E’ il vino perfetto da abbinare alla selvaggina. Il motivo è da ricercare nei tannini dell’Aglianico che sgrassano la bocca, motivo per cui si accompagna molto bene anche ai formaggi stagionati.
I vitigni Aglianici, da cui viene ricavato l’omonimo vino, sono caratterizzati da foglie di medie dimensioni di color verde bottiglia. I grappoli sono anch’essi di medie dimensioni,compatti e dagli acini piccoli con buccia spessa di colore blu scuro. La polpa ha un sapore leggermente acidulo, lo stesso che caratterizza anche il vino. Come la bevanda, anche il vitigno Aglianico matura tardivamente, mantenendo però una produttività costante.
I terreni vulcanici, le bacche scure, l’invecchiamento in botte, l’assestamento in bottiglia, il profumo fruttato, il sapore fermo… Sono diversi i motivi che rendono l’Aglianico uno dei migliori vini rossi d’Italia, da gustare sia nel quotidiano che durante le occasioni speciali.